Le Giornate Ecografiche Romane, organizzate dalla U.O di Neonatologia-Patologia Neonatale e TIN del Policlinico Casilino di Roma hanno l’obiettivo di focalizzare l’attenzione del pediatra e del neonatologo sugli aspetti fisiologici e su singole patologie di organi studiabili ecograficamente, quali il cervello, il rene, l’anca e il polmone. L’ecografia dei vari organi infatti rappresenta per il neonatologo parte integrante e imprescindibile del proprio bagaglio culturale e un’arma diagnostica fondamentale nella propria attività professionale.
Ciascuna giornata prevede una parte teorica nella quale sarà trattata l'anatomia, la fisiologia ed una o più patologie dell'organo in questione; saranno presentate diverse immagini ecografiche sia normali che patologiche, con possibilità di discussione interattiva. E' prevista inoltre una parte pratica durante la quale ogni singolo discente potrà esercitarsi con un ecografo performante.
Nell’ambito delle Giornate di Ecografia Renale e Testicolare, si affronterà la disidratazione nel neonato e nel lattante: implicazioni renali e di altri organi.
Con il termine disidratazione si intende una perdita significativa di liquidi corporei e in varia misura di elettroliti. Può essere imputabile a:
- perdita di liquidi in eccesso
- minore assunzione di liquidi (es. allattamento insufficiente)
- entrambi
Vomito e diarrea sono le cause più frequenti di aumentata perdita di liquidi; altre cause possono essere perdite a livello renale o cutaneo.
Nei neonati con peso molto basso alla nascita, la perdita insensibile di acqua attraverso lo strato corneo immaturo, permeabile all'acqua, si combina con l'immaturità della funzione renale e una ridotta capacità di produrre urine concentrate, facilitando la perdita di acqua.
Tutti i tipi di liquidi persi contengono elettroliti in varie concentrazioni, e quindi la perdita di liquidi è sempre accompagnata da un certo grado di perdita di elettroliti, tuttavia i fluidi contengono sempre una percentuale inferiore di sodio rispetto al plasma, pertanto se non si provvede a reintegrare i fluidi perduti si verifica un'ipernatremia (Na >150 mEq/l) (disidratazione iperNatremica)
I bambini più piccoli sono a maggior rischio di disidratazione poichè l'acqua rappresenta il 75% del loro peso corporeo. Inoltre hanno una maggiore richiesta basale di liquidi dovuta a una maggiore attività metabolica e a maggiori perdite attraverso la traspirazione.
I sintomi della disidratazione comprendono: perdita di peso, depressione della fontanella, occhi alonati, pianto senza lacrime, ipertermia, FC elevata, letargia, irritabilità fino alle convulsioni nelle forme più gravi. A livello renale la perdita di liquidi corporei può comportare una insufficienza renale pre-renale.
Agli esami di laboratorio si possono riscontrare oltre all'aumento del sodio, l‘ aumento dell'azotemia, aumento della glicemia e ipokaliemia se contestuale ipocalcemia.
Nelle forme più lievi e nel bambino più grande la terapia consiste nell'utilizzo di soluzioni reidratanti per os. Nel neonato si procede a ripristino della volemia con soluzione fisiologica a 20 ml/Kg seguita da SG 5% in SF allo 0,3-0,45 in quantità pari al deficit idrico da somministrare in 2-3 gg per evitare la caduta dell'osmolalità sierica che comporterebbe uno spostamento rapido dell'acqua nelle cellule con possibile sviluppo di edema cerebrale.